lunedì 7 febbraio 2011

Il senso di Mattinzoli per la differenziata


















Il Sindaco Mattinzoli ha idee chiare sulla differenziata, ecco quanto dichiarato nel Consiglio Comunale del 20 Dicembre 2010:

"Il discorso della raccolta per noi va potenziato eventualmente con ulteriori campane che in qualche modo, contenitori di quel tipo che in qualche modo possano tener conto in futuro di altre tipologie di materiale ma riteniamo che un paese una città come la nostra di seconde case addirittura non voglio dire una inesattezza ma penso che Peschiera stessa stia ritornando non più alla porta a porta per i motivi che ho sempre spiegato che in un paese dove ci sono un numero elevato di seconde case organizzare la settimana di raccolta differenziata a chi di fatto vive il nostro paese a secondo di come si organizza le vacanze, la vita, i Week-end, è veramente difficile e se in certe situazioni è la raccolta ideale da noi risulterebbe una possibile fonte di creazione di piccole micro discariche, abbiamo visto sulla tangenziale a Peschiera succedeva questo, però comunque noi riteniamo che sia un esperimento che ha portato dei frutti buoni e dunque intendiamo proporlo su tutto il territorio."

Qualche mia considerazione...

Peschiera non sta tornando indietro sulla raccolta "porta a porta", anzi sta spingendo sempre più, le uniche resistenze vengono dal centro storico e non dalle seconde case. In un volantino prodotto dalla nostra civica venivano presentati altri esempi di città turistiche che fanno il "porta a porta", l'unico sistema che funziona davvero, qui è la volontà politica che manca.

I "frutti buoni" dell'esperimento di raccolta differenziata con le campane piacerebbe conoscerli, visto che il Sindaco a domanda precisa ha risposto: "non abbiamo dei dati da poterti in questo modo adesso illustrare perché di fatto è un servizio nuovo". Nel 2012 chi non raggiungerà il 65% di differenziata sarà multato dall'Unione Europea (Sirmione era al 36% l'anno scorso),se non raggiungiamo tale quota, chi pagherà?

2 commenti:

  1. Andrea, hai ragione su tutta la linea.
    Non solo sul Garda abbiamo sindaci mediocri ma abbiamo pure una società che nel tempo non ha saputo elaborare un modello virtuoso di raccolta PaP.
    Dico questo perchè il problema delle seconde case esiste ma esiste anche in altre parti del territorio Nazionale e li qualcuno è riuscito a trovare una soluzione...
    Un disastro su tutta la linea.

    RispondiElimina
  2. Ho vissuto personalmente l'esperienza della raccolta differenziata
    nella seconda casa dalla metà degli anni 90 fino al 2007 a Merano,
    città ad altissima presenza turistica specialmente in estate (come
    Sirmione) della provincia di Bolzano.
    In provincia di Bolzano si applica la raccolta differenziata porta a
    porta dagli inizi degli anni 90 e tutti i comuni si sono adeguati in
    pochi anni.
    All'inizio mi ricordo che vi era un atteggiamento ostile a questo
    servizio più dalla parte della popolazione residente (soprattutto dei
    condomini) che non dai proprietari delle seconde case.
    Il comune distribuì a tutti i proprietari del comune residenti e non
    residenti dei bidoncini di volume adeguato (per le seconde case era
    ridotto) ad ognuno dei quali era assegnato un codice che in origine
    era un codice a barre, ma credo che ora siano passati al codice RFID a
    lettura automatica in radiofrequenza.
    Ogni svuotamento era conteggiato e caricato in bolletta la quale
    prevedeva un costo fisso assieme ad un numero fisso di svuotamenti
    prepagati.
    Tre volte alla settimana ad un preciso orario assegnato avveniva la
    svuotatura dei bidoncini che la sera prima erano stati preparati dai
    proprietari per lo svuotamento. Nei bidoncini dovevo conferire tutto
    quanto non è stato differenziato tra vetro, carta, plastica e lattine,
    pile, batterie e medicinali scaduti.
    All'introduzione del servizio alcuni cercavano in tutti i modo di
    ridurre il numero degli svuotamenti conteggiati del bidone infilando
    sacchetti di immondizia indefferenziata un po' ovunque in città,
    compresi i bidoni di altri condomini ed anche buttando sacchetti nei
    campi agricoli.
    Ma il comune non ha ceduto di un millimetro e adeguando opportunamente
    tutti i raccoglitori differenzaiti per evitare di infilare facilmente
    oggetti di volume sospetto e ammodernando i bidoncini dotandoli di
    chiusura meccanica a lucchetto (solo il proprietario e il sistema di
    svuotamento automatico sono in grado di aprire il bidoncino), assieme
    ad una opportuna campagna di informazione e sensibilizzazione della
    cittadinanza, ha cambiato piuttosto velocemente il comportamento
    ostile ed ha ridotto notevolmente anche quello dei furbi.
    Per quanto riguarda me l'unico 'disagio' comunque sopportabile che ho
    avuto come proprietario di seconda casa è che nel weekend mi portavo
    il sacchettino della spazzatura a casa a Verona non potendo ovviamente
    abbandonare il mio bidoncino condominiale fuori. Questo succedeva però
    solo nel weekend mentre per il soggiorno prolungato ovviamente
    usufruivo anche io del servizio di svuotamento. L'esperienza
    complessiva è stata sicuramente positiva visto che il costo generale
    della raccolta dei rifiuti in bolletta si è abbassato oltre agli ovvi
    vantaggi della raccolta differenziata di riutilizzo del materiale
    raccolto!

    Vito Franzoni

    RispondiElimina

bisogna selezionare una voce nel menù a tendina, se non hai account google selezione "anonimo", ma firma il tuo post!